ETÀ DELLO SVILUPPO
ETÀ DELLO SVILUPPO
La psicologia dello sviluppo si occupa dello studio dei cambiamenti emotivi, cognitivi, relazionali e comportamentali che accompagnano l'individuo dalla nascita fino all'età adulta, con particolare attenzione all'infanzia e all'adolescenza: fasi delicate e fondamentali per la costruzione dell'identità e dell'equilibrio psicologico.
Durante l'infanzia, la personalità del bambino è ancora in formazione e fortemente influenzata dalle relazioni familiari, scolastiche e sociali. In questa fase, segnali di disagio possono manifestarsi in modo atipico – attraverso sintomi psicosomatici, difficoltà nelle autonomie o problemi nella socializzazione.
Nel passaggio all'adolescenza, lo sviluppo si intensifica e si complica: il corpo cambia, le emozioni si fanno più intense, i legami sociali assumono un nuovo significato e si avvia un processo di ridefinizione del rapporto con sé stessi e con gli altri. Questo momento di transizione – generalmente compresa tra i dieci e i vent'anni – può essere accompagnato da vissuti di confusione, ribellione, chiusura o instabilità emotiva, rendendo difficile distinguere i segnali di un disagio più profondo.
Quando le difficoltà diventano persistenti e compromettono il benessere del minore, l'intervento di uno psicologo può fare la differenza, aiutando il bambino o il ragazzo ad affrontare le sfide evolutive e supportando i genitori nella comprensione e nella gestione delle problematiche emergenti.
Investire nella salute mentale durante l'età evolutiva significa favorire uno sviluppo armonico e prevenire l'insorgenza di problematiche più complesse in età adulta.
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